Palazzo del Quirinale 24/06/2008

Intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del conferimento del Cavalierato di Gran Croce al Presidente Hans-Gert Pöttering




INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
IN OCCASIONE DEL CONFERIMENTO
DEL CAVALIERATO DI GRAN CROCE
AL PRESIDENTE HANS-GERT PÖTTERING


Palazzo del Quirinale, 24 giugno 2008



Signor Presidente del Senato, Signor Presidente della Camera dei Deputati, Autorità civili e religiose, illustri invitati, Signore e Signori, rivolgo a voi tutti un cordiale ringraziamento per avere accettato il nostro invito.
E un particolare saluto, da ex collega, alla folta rappresentanza dei deputati italiani al Parlamento europeo, che sono chiamati in quella sede a dare il loro contributo al confronto sui temi della legislazione e delle politiche dell'Unione, al di là delle dispute di politica interna italiana.
Conferendo a Hans-Gert Pöttering il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana, abbiamo voluto onorare una figura altamente rappresentativa della tradizione e dei valori dell'europeismo, un protagonista della vita istituzionale di quell'Unione di Stati e di popoli di cui i nostri due paesi sono stati tra i maggiori ispiratori, e insieme un sincero amico dell'Italia.
L'europeismo ha rappresentato un formidabile fattore di avvicinamento e di coesione in un continente che aveva conosciuto antagonismi e lacerazioni fatali, regressioni e aberrazioni autoritarie, ma che non aveva mai smarrito, nel suo più profondo sentire, un legame indistruttibile con il comune patrimonio di civiltà accumulato nella sua lunga storia.
Sulla base di quel patrimonio, e alla luce delle drammatiche esperienze del '900, si è avviato un risolutivo processo di pacificazione e unificazione democratica, all'inizio inevitabilmente ristretto al cuore occidentale dell'Europa, e poi via via allargatosi fino a sfociare nella grande Unione a 27.
Di questo processo Hans-Gert Pöttering è stato attivamente partecipe, con limpida convinzione e passione : la sua appartenenza alla famiglia popolare europea, il suo intimo attaccamento ai valori del Cristianesimo, hanno posto il suo impegno in un rapporto di continuità con coraggiosi e lungimiranti iniziatori, e con pazienti e sapienti costruttori dell'Europa comunitaria come Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi, come Giulio Andreotti, Emilio Colombo e Helmut Kohl.
Ma nei suoi quasi trent'anni di intensa partecipazione all'attività del Parlamento europeo, egli è stato tra gli artefici di quel clima di confronto costruttivo e di comune dedizione alla causa del processo di integrazione che ha caratterizzato i rapporti tra la sua e le altre famiglie politiche europee. Lo è stato in particolar modo esercitando il ruolo decisivo di presidente del gruppo popolare : in quella veste io l'ho conosciuto e apprezzato, dopo averlo per la prima volta incontrato a Bonn nel 1998 come Presidente della Europa-Union Deutschland in occasione di un'iniziativa dedicata alla nascita dell'EURO.
L'amico Pöttering sa quale sia "il mio sentimento di appartenenza all'istituzione parlamentare e all'Europa", come ho voluto sottolineare prendendo la parola nell'emiciclo di Strasburgo su suo invito nel febbraio dello scorso anno. Rimango convinto che nel dibattito, quale si ripropone in questo momento, sul rapporto tra il processo di integrazione europea e i cittadini, debba considerarsi centrale la valorizzazione del Parlamento europeo e dei suoi accresciuti poteri come cardine della democrazia dell'Unione, e debba indicarsi come linea maestra quella di un'organica stretta collaborazione tra Parlamento europeo e Parlamenti nazionali.
A ciò hanno d'altronde mirato le innovazioni sancite nel Trattato costituzionale e poi in quello di Lisbona, di cui dobbiamo perciò riaffermare - all'indomani del voto irlandese - la vitalità e la rispondenza alle stesse esigenze, oggi tanto avvertite, di recupero della fiducia dei cittadini nel progetto europeo.
Si stanno muovendo in questo senso Italia e Germania, in piena consonanza, in un rapporto di affinità e amicizia di cui lei, Presidente Pöttering, è testimone e portatore.
Benvenuto nei ranghi dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana.