Roma 13/02/2009

Intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla inaugurazione dello "Spazio Europa"

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO,
ALLA INAUGURAZIONE DELLO "SPAZIO EUROPA"

Roma, 13 febbraio 2009

 

Questa è una bellissima iniziativa dedicata ai giovani con i quali esplorerò questi nuovi ambienti. Vorrei salutare il Ministro Ronchi che rappresenta la continuità pluridecennale dell'impegno dei governi italiani nella costruzione europea; il commissario Almunia che rappresenta la più grande invenzione alle origine della costruzione comunitaria: la Commissione - la grande intuizione di Jean Monnet, una istituzione il cui ruolo chiave va sempre preservato e potenziato rispetto a tendenze a diminuirne la funzione fondamentale; i parlamentari e i funzionari con i quali ho condiviso i miei anni di Bruxelles e di Strasburgo.
Raccolgo i riferimenti ad Altiero Spinelli perché domani saranno 25 anni dal voto del Parlamento europeo che adottò il progetto di Altiero Spinelli per una Unione europea: fu l'iniziativa che aprì la strada al processo di costituzionalizzazione dell'Unione. Un processo che non è rimasto soltanto a quell'atto di nascita: si è sviluppato positivamente anche se rimane ancora incompiuto. E io credo che il compito delle generazioni di oggi, degli europeisti e in particolare degli europeisti italiani, sia precisamente quello di portare a compimento la costituzionalizzazione dell'Unione.

Il Presidente della Repubblica risponde alle domande di alcuni ragazzi

Domanda
Quando ci saranno gli Stati Uniti d'Europa?

Napolitano
Questa è una bellissima domanda perché alcuni pensavano già cinquant'anni fa che erano quasi fatti gli Stati Uniti d'Europa. Forse erano troppo ottimisti. Si è visto che ci vuole molto tempo, molta pazienza: ci sono sempre degli imprevisti, ci sono anche delle resistenze. Comunque questo rimane il grande obiettivo. Certamente voi li vedrete.

Domanda
Che cosa fa e che cosa farà l'Europa per noi?

Napolitano
Farà quello che voi le farete fare. Perché l'Europa non è una cosa al di fuori di voi. Voi dovete essere i costruttori di una Europa che riesca a risolvere i problemi innanzitutto dello sviluppo, della giustizia, del lavoro: tutte cose che fanno parte del programma dell'Europa, programma che si realizza a poco a poco. Quindi, datevi da fare perché l'Europa soddisfi le vostre aspirazioni.

Domanda
Lei è stato un deputato europeo. Ci spiega cosa fa il Parlamento di Strasburgo?

Napolitano
Qui la risposta rischia di essere un po' lunga. Poi potete intervistare tanti che sono ancora deputati al Parlamento europeo in questo momento. Io lo sono stato una volta per tre anni e una volta per cinque anni. Il Parlamento adesso fa assai più cose di quante non ne facesse nel passato. Adesso fa praticamente le leggi: si presentano gli emendamenti, si discute, poi si approvano le leggi. Sia la Commissione europea sia il Consiglio europeo, cioè i rappresentanti dei governi, oramai non possono decidere quasi niente senza il parere, l'esame e il voto del Parlamento. Poi, nel Parlamento si discutono le questioni di maggiore attualità, di maggiore interesse, cioè non solo si fanno le leggi ma si dibatte, ci si confronta, si indicano delle strade da percorrere, si formulano delle direttive che poi dovranno essere realizzate dagli organi di governo. Come dappertutto il Parlamento non governa ma indica la strada al Governo: questo vale anche per il Parlamento europeo e per il governo dell'Unione, anche se non sappiamo bene se esso sia la Commissione o il Consiglio. Ma questa è una questione un po' più complicata.

Domanda
In Italia abbiamo una Costituzione. L'Europa ne ha una?

Napolitano
In Italia per fortuna abbiamo una Costituzione, e teniamocela stretta! Comunque abbiamo provato in Europa a fare una Costituzione vera e propria. Quando io ero al Parlamento europeo sono stato Presidente di una Commissione che si chiamava "Affari Costituzionali", e che ha contribuito ad elaborare un Trattato per la Costituzione europea. Questo è accaduto tra il 2001 e il 2004. Poi quella Costituzione è stata firmata da tutti i Capi di Governo dei paesi membri e dei futuri paesi membri dell'Unione Europea. Naturalmente, dopo essere stata firmata, quella Costituzione doveva essere ratificata o dai Parlamenti nazionali o attraverso referendum, e purtroppo ci sono stati due paesi, anche importanti - la Francia e l'Olanda - che hanno detto di no. Quindi si è dovuto ricominciare tutto da capo. E la seconda volta si è fatto un Trattato che non era così ambizioso e coerente come la Costituzione che Francia e Olanda avevano bocciato. E anche questo secondo Trattato ancora attende di essere ratificato da qualche Stato membro. Come vedete, è una strada molto dura quella che ci porterà, perché sono convinto che ci arriveremo, ad una Costituzione per l'Europa.

Domanda
Ma entreranno ancora altri paesi nell'Unione Europea?

Napolitano
L'Unione Europea tiene sempre le porte aperte. Naturalmente per entrarci bisogna avere le carte in regola, bisogna soddisfare certe condizioni. E' una specie di esame che si chiama negoziato, per cui c'è un paese che fa la domanda: se è accettata la candidatura, poi si tratta, si negozia per vedere se è veramente in grado di entrare e di fare la sua parte nell'Unione Europea. Per il momento Turchia e Croazia sono due paesi che sono già in fase di negoziato. Poi ci sono altri paesi, soprattutto della ex Jugoslavia come la Bosnia-Erzegovina, la Macedonia, e anche e in modo particolare la Serbia, che possono innanzitutto candidarsi e probabilmente entrare a far parte dell'Unione Europea.
Io penso però che prima di far entrare altri Stati nell'Unione Europea, dato che siamo già tanti in 27, bisogna mettersi d'accordo bene su come far funzionare questa Unione con tanti Stati membri nel suo seno.

Domanda
Il nostro paese quanti progetti sta attuando per poter aiutare noi giovani a costruire un'Europa migliore?

Napolitano
Io dovrei passare la parola al Ministro che rappresenta il governo, perché per quanti sforzi faccia non riesco ad entrare nella testa del governo e sapere quanti sono i suoi progetti. Sicuramente moltissimi.