Le consultazioni del Presidente Carlo Azeglio Ciampi - Governo Amato II

I PRESIDENTI EMERITI

Carlo Azeglio Ciampi
Presidente della Repubblica, 1999 - 2006.

Consultazioni Governo Amato II

Il calendario
20 aprile 2000
ora Rappresentanze Parlamentari e personalità
09.15 Sen. Avv. Nicola MANCINO,
Presidente del Senato della Repubblica
10,00 On. Prof. Luciano VIOLANTE,
Presidente della Camera dei Deputati
10,45

Senatore di diritto a vita Prof. Francesco COSSIGA,
Senatore di diritto e a vita

11,30

Rappresentanza parlamentare del Gruppo Misto del Senato della Repubblica

12,00

Rappresentanza parlamentare del Gruppo Misto della Camera dei Deputati

12,30

Rappresentanza parlamentare della Valle d'Aosta

12,45 Rappresentanza parlamentare del SüdTiroler Volkspartei e dell'Unione Autonomista Ladina
13,00

Rappresentanza parlamentare del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore

16,30

Rappresentanza parlamentare del Partito Sardo d'Azione

16,45 Rappresentanza parlamentare della Lista Pannella
17,00 Rappresentanza parlamentare della Liga Alleanza Autonomista-Veneto
17,15 Rappresentanza parlamentare de Il Centro-Unione popolare democratica
17,30 Rappresentanza parlamentare dei Cristiani Democratici Uniti-CDU
17,45 Rappresentanza parlamentare del Centro Riformat-UPR
18,00 Rappresentanza parlamentare del Patto Segni Riformatori Liberaldemocratici
18,15 Rappresentanza parlamentare degli Autonomisti e Federalisti per l'Europa
18,30 Rappresentanza parlamentare del Partito della Rifondazione Comunista
19,00 Rappresentanza parlamentare della Lega Forza Nord Padania

 

21 aprile 2000
ora Rappresentanze Parlamentari e personalità
09.00

Rappresentanza parlamentare di Forza Italia,
Alleanza Nazionale e
Centro Cristiano Democratico-CCD

10,15

Rappresentanza parlamentare dei Democratici di Sinistra,
Popolari,
dell'Unione Democratici per l'Europa-UDEUR,
del Partito dei Comunisti Italiani,
de I Democratici,
dei Verdi,
di Rinnovamento Italiano,
dei Federalisti Liberaldemocratici Repubblicani,
dei Socialisti Democratici Italiani-SDI

11,30

Senatore di diritto a vita Prof. Giovanni LEONE,
Senatore di diritto e a vita

12,30

Senatore di diritto a vita Dott. Oscar Luigi SCALFARO,
Senatore di diritto e a vita

 

Dichiarazione del Presidente del Consiglio incaricato Amato al termine del colloquio con il Capo dello Stato

Palazzo del Quirinale, 21 aprile 2000

ON. AMATO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO INCARICATO - Avete sentito dal Segretario Generale che il Capo dello Stato mi ha conferito l'incarico di formare il nuovo governo.
Ne sono onorato e ne avverto tutta la responsabilità in una fase delicata e difficile che deve portare alla conclusione della legislatura.
Ringrazio il Capo dello Stato per l'onore che mi ha fatto, ringrazio la maggioranza che ha espresso stamattina il mio nome al Presidente Ciampi.
Il governo conta sulla coesione della maggioranza e intende, anzi, lavorare per farla rafforzare e per farne emergere al meglio l'identità.
Le premesse perché questo accada ci sono tutte e sono nella comune convinzione dei partiti che compongono la maggioranza che l'Italia ha bisogno di più competitività nella sua economia, ma anche di grande attenzione alla coesione sociale.
Ha bisogno di mercati fluidi, ma ha bisogno di protezione di chi può essere escluso o di chi già è escluso.
L'Italia ha bisogno di sicurezza, l'Italia ha bisogno di agilità burocratica, l'Italia ha bisogno di meno leggi e di miglior funzionamento degli apparati anche sulla base delle leggi esistenti.
Ciò riguarda gli apparati amministrativi come gli apparati della giustizia.
Si dovrà trattare per affrontare questi temi di un governo serio, efficiente, caratterizzato, in primo luogo, per il bisogno che avrà, di un numero non elevato di bravi ministri e di un numero non elevato di bravi sottosegretari.
Il Capo dello Stato mi ha esplicitamente sottolineato questa esigenza. In un anno che è oggettivamente elettorale, alle elezioni si deve andare con la qualità più che con il numero.
Il governo è un governo che deve completare una legislatura, non iniziarla e, quindi, è un governo che sui punti cruciali, dei quali prima facevo cenno, deve essere in grado di portare a compimento azioni, azioni che producano dei risultati, azioni, come vi accennavo, che consentano - voi sapete che questo è un punto che mi sta molto a cuore - alla nostra crescita che ora c'è di essere stabile e, diventando stabile, di permettere l'assorbimento dell'eccesso di disoccupazione che abbiamo accumulato in tutti questi anni.
Un governo, vi dicevo, che dia sicurezza di più alle nostre città, che dia una giustizia più funzionante, che si concentri sulle infrastrutture che è possibile realizzare o avviare a compimento in un tempo ragionevolmente breve come quello che abbiamo davanti.
Non si tratta di compiti impossibili.
Il governo che nasce, nasce sulla base del lavoro proficuo che è stato fatto nella legislatura dai governi che l'hanno proceduto; nasce avendo alle spalle un'azione efficace di risanamento e azioni che sono state avviate anche negli altri campi proficuamente.
Non parte da zero, parte da molto più in là e deve concludere il compito.
Della conclusione del compito fa parte l'adozione di una legge elettorale e il governo riterrà propria responsabilità assecondare l'adozione delle legge elettorale che risulterà necessaria a seguito del referendum, quale che ne sia l'esito. Il governo sarà fermo, dovrà essere netto, dovrà, nel fare tutte queste cose, cercare il dialogo con l'opposizione.
Ho parlato di azioni, ma alcune di queste azioni passano comunque attraverso il Parlamento, passano per il consenso nel Paese e, affinché queste condizioni si possano realizzare, il dialogo con l'opposizione è comunque un valore che deve essere cercato e, possibilmente, realizzato. Inizierò stasera il mio lavoro incontrando in ritardo, rispetto a quanto era stato annunciato, ma non molto, i partiti della maggioranza.
Stasera stessa, proprio per mettere a fuoco inizialmente il quadro programmatico del governo.
Poi, mi prenderò, presumo, la vigilia di Pasqua, questi giorni di Pasqua, per rifletterci in modo, poi, da arrivare nel tempo più breve davanti al Parlamento.
Vi ringrazio e questo è quanto.

DOMANDE

Vergara (TG2) - Sui tempi, Lei ha detto…
ON. AMATO - La domanda sui tempi ha già avuto la risposta.

Vergara (TG2) - No, lei ha detto una pausa di riflessione per Pasqua. Quindi, lei finirà le consultazioni dopo?
ON. AMATO - Io farò le consultazioni. L'esito delle consultazioni - e qui passo a Peter Sellers, che è un mio classico - sarà più o meno vicino a seconda di quando si saranno concluse le consultazioni. Con il che, credo di aver detto davvero tutto. "Sono già oltre il giardino"… Vi ringrazio.

Dichiarazione del Presidente della Repubblica Ciampi al termine delle consultazioni

Palazzo del Quirinale, 21 aprile 2000

Credo non sia di prammatica, quello prima di tutto, ringraziarvi per la pazienza e l'assiduità che avete dimostrato.
Per me, sono stati due giorni di riflessione e di impegno istituzionale.
In primo luogo, ho riflettuto sulla situazione politica che si è determinata in seguito alle dimissioni rassegnate dal Presidente del Consiglio onorevole D'Alema, per i motivi di sensibilità politica che lui ha esposto in Parlamento, dopo il risultato delle elezioni regionali di domenica scorsa.
Altro motivo di riflessione è stato sulla circostanza che è già in corso la campagna elettorale in vista della celebrazione dei sette referendum, fra i quali quello riguardante la legge elettorale della Camera dei Deputati, dichiarati ammissibili dalla Corte Costituzionale e che io ho indetto fin dal 29 marzo scorso.
D'altra parte, in questi giorni ho avuto ben presenti i principi della nostra Costituzione, della quale per giuramento solenne sono garante, principi che regolano il funzionamento della forma di governo parlamentare.
Secondo tali principi, non è nella disponibilità del Presidente della Repubblica fare uso della potestà a lui attribuita dalla Costituzione di sciogliere le Camere se non dopo avere accertato l'incapacità del Parlamento di esprimere una maggioranza in grado di sostenere un governo.
Sulla base di queste riflessioni, ho proceduto alle necessarie verifiche attraverso la consultazione di tutte le rappresentanze parlamentari delle forze politiche e ho constatato che esiste una maggioranza politicamente concorde nel volere la nascita di un governo e nell'indicare nell'onorevole Giuliano Amato la personalità idonea a guidare il nuovo esecutivo.
Sulla base di questi motivi, ho affidato l'incarico all'onorevole Amato.
Se egli porterà positivamente a termine il mandato, la crisi - che ho voluto fosse previamente oggetto di dibattito in Parlamento - troverà nel Parlamento il suo epilogo.
Ho iniziato rivolgendo a voi un ringraziamento, ritengo di dovere rivolgere un ringraziamento ai rappresentanti delle parti politiche che in questi due giorni si sono succeduti in queste stanze.
Forse stenterete a credermi, ma in tutti ho trovato un grande senso di responsabilità e di impegno, un modo diretto di affrontare i problemi, un linguaggio sempre rispettoso anche nei momenti più appassionati ed anche quando si riferivano alle posizioni dei loro avversari politici.
Non ho altro da aggiungere, se non farvi i migliori auguri di Pasqua.
Grazie.