Consultazioni Prodi
DICHIARAZIONI RESE NELLA SALA STAMPA DEL QUIRINALE
Palazzo del Quirinale, 16 maggio 2006
On. Dott. Silvio Berlusconi, Capo della coalizione della Casa delle Libertà
Abbiamo terminato da poco l’incontro con il Presidente della Repubblica a cui ho avuto modo di raccontare le direttrici di azione del Governo in questi cinque anni e di sottolineare, soprattutto negli ambiti di politica estera, le linee che abbiamo seguito e, naturalmente, come farò con il nuovo Presidente del Consiglio, invitando a non lasciar cadere certi ambiti di vicinanza, di cordialità che sono molto importanti per l’immagine, per il ruolo del nostro Paese sulla scena internazionale ed anche per l’espansione delle nostre imprese in mercati importanti.
Abbiamo parlato anche delle principali riforme attuate, ho insistito su alcune di queste riforme che nella campagna elettorale la sinistra aveva messo al centro delle sue critiche e ho insistito, in particolar modo, sull’ammodernamento dello Stato, sulla riforma della scuola e dell’Università, su quella flessibilità che abbiamo introdotto nel mercato del lavoro che è la vera porta di entrata per chi non ha lavoro e, soprattutto, per i giovani nel mondo del lavoro e nel mondo delle imprese. Poi, naturalmente, ho rappresentato le preoccupazioni della opposizione e abbiamo espresso, quindi, una nostra viva preoccupazione per l’esclusione da tutte le più alte cariche istituzionali di quella metà degli italiani che alle ultime elezioni politiche ha votato per la Casa della Libertà. Questa situazione, che è stata determinata da un comportamento arrogante del centro sinistra, non trova un precedente nella vita politica italiana ed ha provocato una concentrazione di potere quale mai si è vista in 60 anni di storia repubblicana, una concentrazione di potere che ho definito preoccupante, che va dalle grandi istituzioni alla Magistratura, alle grandi banche, alla grande stampa, alle istituzioni locali.
Quindi, un panorama che vede tutto ciò che conta nella vita sociale, economica e politica, occupato da una parte che rappresenta soltanto la metà del Paese. E, quindi, ho espresso le preoccupazioni molto diffuse nell’altra metà del Paese che noi rappresentiamo. Per quanto concerne l’incarico di formare il nuovo Governo, abbiamo sottolineato di aver preso atto del risultato elettorale contando, tuttavia, sulla necessità che le Giunte delle elezioni della Camera e del Senato compiano, nel più breve tempo possibile, le dovute verifiche relativamente al conteggio dei voti validi e di quelli degli italiani all’estero e all’attribuzione delle schede che sono state annullate. Come voi sapete ci sono molte irregolarità, molte anomalie e noi vogliamo che siano messe in chiaro e sottoposte anche alla conoscenza degli elettori a cui piacerebbe che la rappresentazione del voto degli italiani fosse conforme davvero alla volontà espressa dagli italiani attraverso il gesto primo della democrazia che è quella del voto.
Naturalmente ho augurato di cuore al nuovo Presidente della Repubblica un buon lavoro e auspico dentro di me che davvero le intenzioni che si sono manifestate nei giorni precedenti siano quelle che guideranno l’attività e gli interventi del Presidente della Repubblica. Grazie.
Domanda giornalista
Ieri il Presidente Napolitano ha delineato una cornice di orientamenti sui quali ha detto che non è illusorio pensare che possano convergere i due opposti schieramenti. Avete parlato di questa possibilità di coesione?
On. Dott. Silvio Berlusconi
Non in particolare ma tutto il discorso è stato improntato a una nostra volontà di continuità e di speranza che l’azione del Governo non sia tesa a inverare quelli che sono stati i propositi che abbiamo ascoltato durante la campagna elettorale, perché tornare all’indietro sarebbe molto negativo per il Paese e vorrebbe dire veramente fermare l’ammodernamento del Paese che invece riteniamo assolutamente necessario. Noi faremo un’opposizione che non sarà, come si è detto più volte, assolutamente cieca rispetto agli interessi del Paese. Quindi, sarà come sempre, come nella nostra natura di moderati, un’opposizione responsabile. Noi vorremmo che altrettanto responsabile fosse la volontà del governo della maggioranza di procedere verso il futuro, verso un ammodernamento del Paese e non di voltarsi indietro quasi con intenti punitivi nei confronti di ciò che questo governo ha fatto.