DICHIARAZIONI RESE NELLA SALA STAMPA DEL QUIRINALE
DICHIARAZIONI RESE NELLA SALA STAMPA DEL QUIRINALE
Palazzo del Quirinale, 26 gennaio 2008
Dichiarazione della Rappresentanza parlamentare DC per le Autonomie - Partito Repubblicano Italiano- Movimento per l'Autonomia (Gruppo al Senato)
Sen. Mario Cutrufo (DC per le Autonomie)
Abbiamo chiesto di verificare se c’era la possibilità di un Governo di grande coalizione, cominciando dalle più grandi forze politiche. Se non ci dovesse essere tale possibilità è necessario andare immediatamente - questo il nostro parere, ovviamente - alle elezioni. Abbiamo anche aggiunto che dopo il risultato delle prossime elezioni la Democrazia Cristiana per le Autonomie presenterà un disegno di legge per istituire una Costituente per fare finalmente le riforme che servono a questo paese.
Sen. Antonio Del Pennino ( Partito Repubblicano Italiano)
Ad avviso del Partito Repubblicano Italiano con la crisi del Governo Prodi, sono giunte a maturazione le contraddizioni interne di una maggioranza fragile caratterizzata da visioni politiche inconciliabili. La fase finale della conduzione della crisi da parte del Presidente del Consiglio rischia di rendere inevitabile il ricorso alle elezioni anticipate. I repubblicani confidano nel prudente apprezzamento del Capo dello Stato e si riservano di valutare gli ulteriori sviluppi.
Sen. Giovanni Pistorio (Movimento per l' Autonomia)
Per quanto riguarda la valutazione del Movimento per le Autonomie, di un movimento autonomistico a forte valenza territoriale del Mezzogiorno, quindi interessato ai temi di quell'area e a una riforma federale dello Stato, abbiamo espresso al Presidente della Repubblica la perplessità circa la possibilità di un governo istituzionale di grande consistenza che metta insieme le più grandi forze politiche - Partito Democratico e Forza Italia – che, nell'ultimo periodo, hanno in qualche modo avocato a sé la questione della riforma della legge elettorale, chiudendo altri spazi di interlocuzione. Quindi, se questo non accadrà, io credo che siano naturali le elezioni anticipate. E quindi una restituzione piena del mandato agli elettori perché possano dare a questo paese un governo autorevole che affronti velocemente le emergenze economiche a partire da quella del Mezzogiorno e quelle istituzionali.