L'esercizio del potere di grazia - tabelle
I dati numerici dei provvedimenti di clemenza individuale adottati dai Capi dello Stato fino al 14 gennaio 2015
Si riportano i dati numerici – basati sulla documentazione custodita nell’Archivio storico – relativi ai destinatari di decreti di grazia e commutazione delle pene nelle Presidenze precedenti
- Einaudi (dal 12 maggio 1948), n. 15.5787
- Gronchi (dall’11 maggio 1955), n. 7.423
- Segni/Merzagora (dall’11 maggio 1962, Presidente Segni; dal 10 agosto 1964 al 6 dicembre 1964, Presidente supplente Merzagora), n. 926
- Saragat (dal 29 dicembre 1964), n. 2.925
- Leone (dal 29 dicembre 1971), n. 7.498 (7.373 per reati comuni e 125 per reati militari)
- Pertini (dal 9 luglio 1978), n. 6.095 (2.805 per reati comuni e 3.290 per reati militari)
- Cossiga (dal 3 luglio 1985), n. 1.395 (1.240 per reati comuni e 155 per reati militari)
- Scàlfaro (dal 28 maggio 1992), n. 339 (302 per reati comuni e 37 per reati militari)
- Ciampi (dal 18 maggio 1999), n. 114 (71 per reati comuni e 43 per reati militari)
- Napolitano I (dal 15 maggio 2006), n. 23 (22 per reati comuni e 1 per reato militare).8
Al 14 gennaio 2015, fine della seconda Presidenza Napolitano, i provvedimenti di clemenza individuale erano stati dunque 42.316 di cui (almeno) 3.651 per reati militari (grafico 4).
Grafico 4
Capi di Stato | numero |
---|---|
Einaudi | 15.578 |
Gronchi | 7.423 |
Segni/Merzagora | 926 |
Saragat | 2.925 |
Leone | 7.498 |
Pertini | 6.095 |
Cossiga | 1.395 |
Scalfaro | 339 |
Ciampi | 114 |
Napolitano | 23 |
7La clemenza fu concessa dal Presidente Einaudi con 479 decreti cumulativi riferibili complessivamente a 15.578 persone. Inizialmente, anche il Presidente Gronchi concesse clemenza con decreti cumulativi. Si trattò di 659 decreti riferibili complessivamente a 4.730 persone. I decreti successivi furono invece individuali e si riferirono a 2.693 persone. Il conteggio è stato effettuato presso l’Archivio Storico dal Servizio Studi del Segretariato.
8Dai dati forniti dall’Archivio Storico, non risulta che grazie per reati militari siano state concesse dai Presidenti Einaudi, Gronchi, Segni, Saragat e dal Presidente supplente Merzagora.